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martedì 7 novembre 2017

Infortunio sul lavoro 2017: cosa fare? Retribuzione, procedura e novità.

Infortunio sul lavoro 2017, cosa bisogna fare e come viene calcolata la retribuzione del lavoratore?
In caso di infortunio sul lavoro è l’INAIL che tutela il lavoratore ed eroga la retribuzione che spetta di diritto al dipendente impossibilitato a svolgere la prestazione lavorativa.
Nella quotidianità di un lavoratore possono essere frequenti casi di infortunio sul lavoro e se non può tornare operativo e riprendere la propria attività per più di tre giorni, riceve un indennizzo per il periodo di inabilità temporanea assoluta, inclusi i giorni festivi.
L’infortunio sul lavoro è infatti coperto dall’assicurazione obbligatoria che prevede il risarcimento, la retribuzione come indennità sostitutiva in caso di incidente violento che causi la morte o l’inabilità permanente o assoluta del lavoratore.
Per richiedere l’indennità INAIL e la retribuzione in caso di infortunio sul lavoro è necessario seguire una specifica procedura e il datore di lavoro ha l’obbligo di denuncia entro due giorni dalla ricezione del certificato medico.
Vediamo di seguito cosa fare in caso di infortunio sul lavoro, come è calcolata la retribuzione e quali sono le novità entrate in vigore nel 2017.
Infortunio sul lavoro 2017: cosa fare? Retribuzione, procedura e novità
I casi di infortunio sul lavoro sono sempre più frequenti e quasi ogni giorno ci capita di sentire notizie, spesso tragiche, che parlano di incidenti che hanno coinvolto lavoratori durante lo svolgimento della propria mansione lavorativa.
La domanda che molti lavoratori si pongono è cosa fare in caso di infortunio sul lavoro e soprattutto a quanto ammonta la retribuzionespettante di diritto.
Prima di scendere nel dettaglio e analizzare procedura e novità relative all’infortunio sul lavoro 2017 è opportuno dare alcune definizioni e, soprattutto, specificare cosa si intende con infortunio sul lavoro e in quali casi viene retribuito al lavoratore dall’INAIL o dal datore di lavoro.
Cos’è
L’infortunio sul lavoro è un evento improvviso e violento che avviene in ambienti e situazioni di lavoro che causa inabilità permanente o temporanea al lavoro.
Per avere diritto all’infortunio e alla retribuzione è necessario quindi che l’evento sia caratterizzato da una causa violenta, ovvero un trauma accidentale che non consente di riprendere normalmente l’attività lavorativa ma per il quale è richiesto riposo o cure mediche particolari.
In caso di infortunio sul lavoro 2017 sono l’INAIL e il datore di lavoro a dover retribuire il dipendente.
Cosa fare, come calcolare la retribuzione e quale la procedura da seguire? Nell’articolo la guida dettagliata all’infortunio sul lavoro, con le novità che entreranno in vigore a partire dal 2017.
Infortunio sul lavoro 2017: chi paga? Importo della retribuzione
La retribuzione dell’infortunio sul lavoro spetta al datore di lavoro a partire dal giorno dell’evento che ha causato il danno al lavoratore e all’INAIL oltre il quarto giorno di astensione dal lavoro.
La retribuzione che viene erogata al lavoratore in caso di infortunio sul lavoro ammonta al 100% per il giorno dell’avvenuto incidente, considerato giornata di lavoro completa, e al 60% per i 3 giorni successivi dovuti dal datore di lavoro, salvo diverse disposizioni contenute nei CCNL.
Come abbiamo già affermato, la retribuzione a partire dal quinto giorno in poi è erogata dall’INAIL e al lavoratore spetta in questo caso il 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio e il 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore.
Al fine di calcolare la retribuzione media giornaliera, si considera quella che è stata effettivamente erogata nei 15 giorni precedenti l’infortunio.
Nella maggior parte dei casi è prevista un’integrazione rispetto al trattamento INAIL da parte del datore, che consente la copertura dell’indennità giornaliera del 100%.
Importante sottolineare che nella maggior parte dei contratti nazionali è previsto un limite temporale per l’infortunio di lavoro: dopo 180 giorni di astensione dal lavoro il lavoratore non ha diritto a conservare il posto di lavoro.
L’indennità erogata dall’INAIl in caso di infortunio sul lavoro spetta al lavoratore anche per i festivi ed è anticipata dal datore di lavoro ed erogata nella prima busta paga utile.
Infortunio sul lavoro: quando viene accreditata l’indennità INAIL
Una volta verificata la regolarità dell’accaduto, l’INAIL eroga al lavoratore l’indennità prevista dal quarto giorno successivo all’infortunio, la quale può essere anticipata nella busta paga del lavoratore e rimborsata in seguito dall’INAIL al datore.
Per prognosi superiore a 20 giorni vengono erogati acconti al lavoratore ed il saldo è corrisposto al momento della guarigione clinica.
Come per la malattia professionale, gli esami diagnostici sono esenti dal ticket per tutta la durata della inabilità temporanea al lavoro.
Come avviene il pagamento? Le opzioni per la retribuzione sono molteplici:
  • assegno o in contanti allo sportello postale o bancario (solo per importi non superiori a 1.000 euro);
  • accredito su c/c bancario o postale (obbligatorio per importi superiori ai 1.000 euro);
  • accredito su libretto di deposito nominativo bancario o postale (obbligatorio per importi superiori ai 1.000 euro);
  • carta prepagata dotata di codice IBAN;
  • negli istituti di credito convenzionati con l’INPS per i titolari di rendita che riscuotono all’estero.
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro? Certificato medico e obblighi datore di lavoro
In caso di infortunio sul lavoro il lavoratore e il datore di lavoro dovranno seguire un’opportuna procedura. Cosa fare?
Innanzitutto, il lavoratore che si è infortunato sul lavoro dovrà comunicare immediatamente l’incidente al datore di lavoro, il quale lo invierà al Pronto Soccorso per la visita medica e il rilascio del certificato medico.
Il certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso dovrà essere trasmesso dal lavoratore al datore di lavoro il quale dovrà, in modalità telematica, trasmettere il modello di denuncia infortunio sul lavoro all’INAIL qualora la prognosi sia superiore ai 3 giorni.
In caso di mancata denuncia di infortunio all’INAIL da parte del datore di lavoro entro i 2 giorni successivi alla trasmissione del certificato medico da parte del lavoratore, sono previste sanzioni comprese tra 1.290 euro e 7.745 euro.
La sanzione è applicata anche nel caso di incompleta comunicazione dei dati del lavoratore, sulla base di quanto previsto dalla legge 251/1982.
La procedura prevede inoltre che allo scadere della prognosi il lavoratore si rechi presso l’INAIL per lo svolgimento della visita medica alla quale seguirà un nuovo appuntamento nel caso della prosecuzione dell’infortunio e dell’astensione dal lavoro, l’emissione di un certificato medico per il datore di lavoro oppure si procederà con la chiusura dell’infortunio e con la ripresa della normale attività lavorativa.
Novità 2017
Regole e procedure relative a infortunio sul lavoro 2017 sono state recentemente modificate con il decreto semplificazioni del Jobs act. Le novità riguarderanno i datori di lavoro e nel dettaglio viene meno l’obbligo di registrare su registro cartaceo approvato dall’INAIL ogni infortunio dei propri dipendenti della durata maggiore a una giornata di astensione lavorativa.
Una delle novità entrate in vigore negli ultimi mesi riguarda l’obbligo per il datore di lavoro di comunicare anche gli infortuni di durata di un solo giornosuccessivo a quello dell’evento.

In pratica, i datori di lavoro sono ora obbligati dallo scorso 12 ottobre 2017 a inviar denuncia e comunicazione Inail in caso di infortunio sul lavoro anche nel caso in cui la prognosi sia di un solo giorno. La comunicazione ha soltanto finalità statistica.

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