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mercoledì 9 gennaio 2013

Cos'è lo Spread?!

Fonte Wikipedia

Può essere inteso come il differenziale denaro-lettera (bid-ask spread) cioè la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto ad offrire per quel titolo (bid) e per questa ragione è spesso usato come misura della liquidità del mercato.

Il termine spread può essere inteso anche come credit spread che denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione e quello di un altro titolo preso a riferimento (benchmark); in questo secondo caso, ad esempio, se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7% e la corrispettiva Bundesanleihe Tedesca con la stessa scadenza ha un rendimento del 3%, allora lo spread sarà di 7 − 3 = 4 punti percentuali ovvero di 400 punti base.
Il rendimento atteso o richiesto (e alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori, a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l'offerta è superiore alla domanda, il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa.
Come conseguenza, lo spread diventa dunque indirettamente, allo stesso tempo e in maniera del tutto equivalente:
  • una misura del rischio finanziario associato all'investimento nei titoli cioè nel recupero del credito da parte del creditore, essendo rischio e rendimento strettamente legati da relazione di proporzionalità: quanto maggiore è lo spread, tanto maggiore è il rischio connesso all'acquisto di titoli;
  • una misura dell'eventuale guadagno finanziario nell'acquisto di titoli rispetto a quelli di riferimento, a prezzo del corrispettivo rischio e a meno della possibile insolvenza.
  • una misura dell'affidabilità (rating) dell'emittente/debitore (ad esempio lo Stato) di restituire il credito e quindi del rischio insolvenza: maggiore è lo spread, minore è tale affidabilità e maggiore il rischio insolvenza;
  • una misura della fiducia degli investitori nell'acquisto dei titoli: maggiore è lo spread minore è tale fiducia;.
  • una misura della capacità dell'emittente di promuovere a buon fine le proprie attività finanziarie (nel caso dello Stato, di rifinanziare il proprio debito pubblico) tramite emissione di nuovi titoli obbligazionari: maggiore è lo spread, minore è questa capacità in virtù dei tassi di interesse più elevati dovuti fino a un limite massimo di sostenibilità. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre nel medio-lungo termine alla dichiarazione di insolvenza o fallimento o bancarotta dello Stato oppure a misure drastiche di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti per evitare il fallimento con i consueti effetti di diminuzione del reddito (dunque della domanda) e degli investimenti e quindi, in ultimo, ripercussioni anche sulla crescita economica.

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